Sestear pálido y absorto
junto al muro ardiente de un huerto;
escuchar entre espinos y zarzas
chasquidos de mirlos, susurros de víboras.
En las grietas del suelo o en la algarroba
espiar las filas de rojas hormigas
que se rompen o se entrecruzan
en la cima de minúsculas parvas.
Observar entre ramajes el palpitar
lejano de escamas de mar
mientras se elevan trémulos chillidos
de cigarras desde calvos montes.
Y caminando bajo el sol que deslumbra
sentir con triste maravilla
cómo es la vida entera y su penuria
en este andar bordeando una muralla
que encima tiene trozos filosos de botella.
Eugenio Montale (Italia, Génova -1896-Milán-1981)
(Traducción de Horacio Armani)
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe dei suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
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